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mercoledì 5 aprile 2017

Musica italiana: Max Pezzali sta tornando!

New era personalizzato in testa, occhioni azzurri da bravo ragazzo, catenina appesa ai Jeans come segno di appartenenza ad una precisa generazione. Max Pezzali non cambia. 
E ci sono buone notizie per chi lo segue, non importa se da poco o da sempre, perchè entro la fine del 2017 uscirà il suo nuovo album di inediti sul quale Max ha dichiarato di stare lavorando in questo periodo. Annunciato inoltre un probabile, ma non ancora confermato mega concerto a San Siro!
6 album da solista all'attivo e 6 con gli 883, senza contare "raccolte" e "album dal vivo". Max Pezzali è un paladino dei valori veri, paladino dell'amore, ma soprattutto dell'amicizia e non poteva essere altrimenti considerando che la leggendaria storia degli 883 nasce tra i banchi del Liceo Niccolò Copernico di Pavia durante gli anni '80. Un giovanissimo Max, ripete il terzo superiore ritrovandosi come compagno di banco , Mauro Repetto, con il quale stringerà una sincera e bellissima amicizia. Qualcosa li accomuna, la passione per la musica, che li porta a cominciare a scrivere canzoni, ma li accomuna anche la sete d' America e di successo. Sarà l'incontro con Claudio Cecchetto a trasformare sogni utopistici in possibili realtà, grazie alla partecipazione al Festival di Castrocaro con la canzone "Non me la menare".

Musica italiana: Max Pezzali e Mauro Repetto nel 1991.
Musica italiana: Max Pezzali e Mauro Repetto nel 1991.
Il 1992 è l'anno del primo storico album degli 883 intitolato "Hanno ucciso l'uomo ragno". L'omonima canzone sarà tra le più ascoltate dell'estate e l'album raggiungerà le 600.000 copie vendute senza videoclip e senza supporti pubblicitari. Un successo planetario.

Da qui una carriera in ascesa per i due amici che sognavano il successo tra i banchi di scuola senza sapere che da li a poco lo avrebbero ottenuto veramente con un album che segna la definitiva consacrazione degli 883, "Nord, Sud, Ovest, Est", oltre 1.300.000 copie vendute per un album, rimasto in classifica per oltre un anno e dal quale sono stati estratti singoli come "Sei un mito" e "Come mai", che sarebbero poi diventati pezzi di storia della musica italiana.
Nonostante il successo la band si scioglie, anche per via della voglia di Repetto di affermarsi nel mondo della cinematografia, che lo porta a trasferirsi a Los Angeles in cerca di occasioni. Non si scioglie però l'amicizia tra i due, che rimane intatta nonostante lo scioglimento del gruppo.
Max Pezzali continua da solo la sua ormai avviatissima carriera. Lo stile è ovviamente lo stesso, canzoni semplici, orecchiabili, capaci di raccontare la quotidianità dei giovani di quella e di altre epoche. 
E' il 1995 quando esce "La donna, il sogno e il grande incubo" e Max continua da solo, a testa alta e con il solito crescente successo a scrivere la storia degli 883, la stessa storia che vi sto raccontando oggi, 22 anni dopo e che proseguirà con il mio album in assoluto preferito, "La dura legge del gol". 
In quest' album si alternano i toni e gli argomenti spensierati di canzoni come "La regola dell'amico" e "Innamorare tanto" a canzoni più serie e malinconiche come la bellissima "Se tornerai", che affronta il problema della droga, senza mai abbandonare il registro dell'amicizia, comune denominatore di moltissime delle canzoni di Max e degli 883.
Nel frattempo anche un libro edito Mondarori, "Stessa storia, stesso posto, stesso bar" e un film, Jolly blue, che non riscuoterà il successo sperato, ma che personalmente conservo gelosamente in una cassetta VHS.
La storia degli 883 si chiude con il susseguirsi di tre album, "Gli anni" nel 1998, "Grazie mille" nel 1999 e "Uno in più" nel 2001. Si chiude così un pezzo di storia della musica italiana, quella degli 883, simbolo di un'epoca che forse non tornerà mai più, simbolo di una generazione che non può assolutamente non portarli nel cuore.                           
Com'è proseguita la carriera di Max ve lo racconto in un' altra occasione, tanto lo so, che un po' lo sapete già! Viva Max, viva gli 883!